Screening per il glaucoma, si o no?

(Reuters Health) – Dopo una revisione aggiornata delle linee guida, la U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF) ha concluso che rimangono insufficienti le evidenze per misurare i benefici e i danni dello screening per glaucoma ad angolo aperto primario negli adulti.

Si stima che il glaucoma interessi 2,7 milioni di persone solo negli Stati Uniti. Si tratta della seconda causa principale di cecità irreversibile e la prima causa di cecità negli afroamericani e negli ispanici/latini.
Per aggiornare le raccomandazioni del 2013, la task force ha commissionato una revisione sistematica per valutare i benefici e i danni dello screening per il glaucoma negli adulti di età pari o superiore a 40 anni, senza segni o sintomi di glaucoma ad angolo aperto.

La nuova revisione, pubblicata da JAMA, ha rilevato insufficienti evidenze per valutare il bilancio tra possibili benefici e danni dello screening; pertanto, la task force ha emesso una dichiarazione “I”, che corrisponde a quella del 2013.

Gli autori di un editoriale su JAMA affermano che “fino a che non saranno disponibili ulteriori evidenze sullo screening per il glaucoma, i medici di assistenza primaria non devono necessariamente concludere che lo screening per il glaucoma non ha nessuna utilità, ma piuttosto dovrebbero cercare di stabilire quali pazienti sono a maggior rischio attraverso l’acquisizione dell’anamnesi e indirizzarli a uno specialista oculista”.

Un altro autore suggerisce ai medici di assistenza primaria di porre a tutti gli adulti, di età pari e superiori a 40 anni, tre domande:

1) È stato sottoposto a un dettagliato esame dell’occhio oltre alla semplice misurazione della vista per gli occhiali? L’American Academy of Ophthalmology raccomanda un esame dell’occhio completo per tutti i soggetti al di sopra dei 40 anni.

2) Ha un parente con glaucoma o cieco? Gli studi sui membri della famiglia con glaucoma indicano che molti non sono consapevoli che il loro rischio di malattia è da quattro a cinque volte superiore se un parente di primo grado è affetto da tale patologia.

3) In passato le è stato comunicato che aveva un glaucoma ma ha smesso di cercare un trattamento? Per una serie di ragioni, le persone che ricevono diagnosi di glaucoma potrebbero interrompere le cure e il consiglio di riprenderle da parte di un medico fidato potrebbe “salvare la vista”,

Fonte: JAMA e JAMA Ophthalmology

Staff Reuters

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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